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Lettera al governo: Il Recovery Plan per l'informatica e l'educazione aperte.

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1. Lettera al Governo: il Recovery Plan per l'informatica e l'educazione aperte 1 Gennaio 2021 Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Chiar.mo Prof. Avv. Giuseppe Conte p.c. a: Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Chiar.ma Prof.ssa Paola Pisano Ministro per la Pubblica Amministrazione, On.le Fabiana Dadone Ministro dell'Economia e delle Finanze, On.le Roberto Gualtieri Ministro dello Sviluppo Economico, Sen. Stefano Patuanelli Ministro dell'Istruzione, On.le Lucia Azzolina Ministro dell'Università e della Ricerca, Chiar.mo Prof. Gaetano Manfredi Illustrissimi, i sottoscritti ritengono che una delle principali ragioni delle difficoltà in cui si dibatte l’economia del nostro Paese sia rappresentata dal ristretto numero di aziende italiane nel mercato mondiale di applicazioni e servizi informatici. L’Italia, in virtù dell’attività di alcune strutture scientifiche e poche aziende, ha portato in passato un importante contributo allo sviluppo dell’industria e del mercato dell’informatica, ma in questo momento, per ragioni storiche complesse, il nostro Paese non rappresenta più nulla sullo scenario mondiale, con implicazioni economiche drammaticamente negative. Fortunatamente, a livello mondiale, negli ultimi anni, è esplosa una splendida opportunità di rinascita rappresentata dall’avvento del software libero e, più in generale, dell’informatica libera. Nel mondo alcuni milioni di programmatori hanno operato e continuano ad operare su centinaia di migliaia di progetti diversi che attuano sicuramente tutte le funzionalità dei programmi software proprietari. Molte centinaia di migliaia di moduli hardware liberi sono prodotte ogni anno nella sola Cina. Al fine di cogliere l’opportunità per il nostro Paese di un nuovo mercato industriale corrispondente a benefici economici dell’ordine di alcuni miliardi all’anno, cosi come di promuovere un uso più trasparente e democratico dell’informatica, ci permettiamo di suggerire alle S.V. Illustrissime i seguenti provvedimenti. In primo luogo, concordiamo con quanti affermano la priorità della realizzazione di una rete nazionale per la trasmissione dei dati. Noi sogniamo una rete neutrale e scalabile, nella quale l’identità e i dati di tutti i cittadini che vi accedano siano protetti “by design” e nella quale siano disponibili servizi distribuiti e federati. Guardiamo pertanto con favore agli sforzi che vengono compiuti, anche in ambito comunitario per raggiungere questi obiettivi. Ci preme in particolare proporre la rapida realizzazione di una rete nazionale della scuola che risponda a queste caratteristiche, utile anche ai fini della teledidattica. In secondo luogo, riteniamo che nell’ambito delle attività finanziate con il fondo per la ripresa “Next Generation EU”, non possano essere riconosciuti i costi relativi a software proprietario. Per incentivare lo sviluppo di un’industria europea del software libero attuando gli scopi del fondo (che guarda alle generazioni future e ai valori dell’Unione Europea) si dovranno finanziare solo servizi relativi a software libero. In terzo luogo, si dovrà operare perché le leggi che attualmente promuovono lo sviluppo e l’adozione di software libero nella pubblica amministrazione siano rispettate. Attualmente, la maggioranza delle pubbliche amministrazioni del nostro Paese adotta software proprietario, in violazione dell’art. 68 del

2. decreto legislativo 82/05 (il noto “Codice dell’Amministrazione Digitale” 1 ) che consente l’acquisizione di software proprietario (anche quando utilizzato come servizio) soltanto quando si sia dimostrata, con un’adeguata relazione comparativa, la convenienza di quella scelta dal punto di vista tecnico- economico, tenendo anche conto del livello di utilizzo di formati di dati e interfacce di tipo aperto. Attualmente quasi tutte le scuole italiane adottano piattaforme statunitensi per la teledidattica, in chiara violazione delle norme nazionali e comunitarie per la sicurezza e la privacy (si veda il GDPR 2 ) come anche la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea relativa al noto caso Schrems II 3 e le posizioni espresse dal Comitato europeo per la protezione dei dati hanno ribadito con forza. Noi pensiamo che il Governo possa adoperarsi per il rispetto delle norme di legge citate, attuando regole operative per le singole pubbliche amministrazioni anche al fine di ridurre il rischio che scelte illegittime possano concretizzare un “danno erariale digitale”, con rischio di pesanti sanzioni a carico dei funzionari pubblici responsabili. Infine, noi apprezziamo la decisione di destinare all’istruzione dieci miliardi nel quadro del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza. A questo proposito, ci permettiamo di richiedere che i programmi di rafforzamento delle competenze digitali (1) riguardino soprattutto i fondamenti scientifico-tecnologici e di impatto sociale dell'informatica come descritti - ad esempio - nel "National Curriculum in England: Computing programmes of study" 4 , (2) siano impartiti a partire dalla scuola primaria e (3) vedano un adeguato investimento nella formazione dei docenti . Inoltre, in linea con le raccomandazioni dell’Unione Europea, riteniamo che debbano essere promosse la produzione e la diffusione di materiali didattici rilasciati con licenza aperta (Open Educational Resources). Ringraziamo molto per l’attenzione. Associazioni :  Associazione per il Software Libero  Binario Etico  Comeinclasse.it  LibreItalia  Linux Trent  LugMan  Open Education Italia  PN LUG  Progetto FUSS  Software Libero Liguria  WikiToLearn Cittadini : Addone Agnese Adorni Giovanni Alborghetti Giordano Barale Stefano Bazzarin Valentina Berra Mariella Bianucci Piero Boella Guido Boraso Rodolfo Borgna Paola Bosio Angelo Brugiolo Andrea Calamari Marco Carabelli Stefano Carboni Massimo Chiado’ Giuseppe Chiado’ Grazia Chiado’ Piat Valeria Ciurcina Marco Corno Fulvio Corradini Elena Corso Eugenio Corso Gabriele D’Andrea Vincenzo Dabove Paolo Dall’Armellina Maria Pia Davoli Renzo De Martin Juan Carlos Demartini Claudio De Filippis Matteo Didonè Paolo Dongilli Paolo Favaro Giorgio Fogliani Sandro Gallus Giovanni Battista Gemmo Enio Goglio Valentina Grossi Piergiovanna Guidi Leda Holzl Paolo Iaconelli Riccardo Iacono Antonio Laisa Andrea Lamanna Davide Lodi Riccardo Losa Lorenzo Magnanini Luigi Magnanini Chiara Martina Aurora Marzano Flavia Mauri Paolo Menon Stefano Meo Angelo Raffaele Meo Michela Meo Roberta Meo Rosa Mezzalama Marco Micci Daniele Modolo Alain Monella Paolo 1 https://www.agid.gov.it/it/agenzia/strategia-quadro-normativo/codice-amministrazione-digitale 2 https://www.garanteprivacy.it/il-testo-del-regolamento 3 https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9442415 4 https://www.gov.uk/government/publications/national-curriculum-in-england-computing-programmes-of-study